L’idealizzazione del se e il meccanismo dello specchio. Nelle coppie si instaura spesso un meccanismo che è facile definire “specchio” idealizziamo infatti la persona accanto a noi e magari vediamo in essa ciò che vorremmo essere. Questo aspetto piuttosto contorto del cervello non ci permette una seria valutazione su ciò che davvero ci renderebbe felici e sereni, privandoci anche della possibilità di conoscere l’altro.
Quando ci si accorge che l’altro non è noi allora si può subire una sorta di crollo emotivo e questo potrebbe essere una ragione di rottura senza comprendere che in reltà in noi c’era una visione distorta del partner. Se si vuole superare questa problematica è bene interrogarsi sulle ragioni che ci hanno spinti a voler vedere qualcosa che non esisteva, ci si deve quindi interrogare su cosa abbiamo costruito solo nella nostra mente. In molti casi questa operazione è una vera opportunità di crescita sia personale che nella coppia.
Se si supera questa, che può tranquillamente essere una fase, ci si può ritrovare in un altro grande problema, quello della replica dei comportamenti e del modus operandi della famiglia di origine, tale prospettiva si concretizza nelle convivenze, come possiamo facilmente intuire, e avviene spessissimo nella coppie. Se si cresce con un modello, staccarsene risulta un operazione complessa tanto quanto superare un immagine fittizia. Anche in questo caso bisogna saper valutare l’aspetto positivo di un cambiamento e questo ostacolo deve necessariamente essere superato per trovare una propria strada di coppia.