E’ successo ancora, anche questa settimana.
Paola mi chiama 10 giorni fa per un colloquio, è urgente: si tratta di una crisi di coppia. All’appuntamento però arriva da sola: Luca proprio due sere prima ha fatto le valige , se n’è andato. Non sono riusciti ad affrontare i loro problemi di coppia per tempo. Non rimane che accogliere il dolore e ascoltare il frastuono di quel silenzio che c’è quando si rimane soli, un silenzio affollato da mille domande sul perché e per come… e se…
Tre settimane fa era successa la stessa cosa. Un’altra coppia in crisi, solo che in quel caso aveva chiamato Fabrizio per un appuntamento, e quella che se n’era andata era Lucia.
Mi stupisco sempre della difficoltà che hanno molte coppie come Paola e Luca, o Fabrizio e Lucia nel chiedere aiuto in tempo per superare i loro problemi di coppia, e di come, quando lo fanno, spesso sia troppo tardi. Non riescono a trovare la forza per superare la crisi di coppia insieme: uno dei due abbandona il campo, e spesso se ne va anche fisicamente, dopo essersene andato emotivamente già da tempo.
La qualità della comunicazione di coppia è un indizio da non trascurare. Nel colloquio con Paola emerge infatti come già da tempo non c’era più dialogo tra di loro. Lui rientrava a casa dal lavoro, sempre più tardi, e si isolava al computer, o davanti alla televisione. Lei, troppo indaffarata nel seguire i bambini, in fondo provava astio nei suoi confronti, perché non si sentiva aiutata, per cui lo lasciava stare, e taceva. E in qualche modo pensava che il suo silenzio e la distanza fossero sufficienti per fargli capire che non era contenta, in qualche modo era una punizione che voleva infliggergli, che lui si meritava. Non era consapevole che in questo modo stava alimentando la crisi, e che il loro rapporto era in pericolo. A pensarci ora è evidente che le cose non andavano, ma non avrebbe mai pensato che la loro relazione potesse finire. Pensava che fosse una fase transitoria, che prima o poi avrebbero preso in mano la situazione, che qualcosa sarebbe cambiato. Domani. Certo se avesse capito che la situazione era così grave….
Come fare allora per capire che bisogna attivarsi, e che la relazione sta correndo un rischio mortale?
Il ricercatore statunitense John Gottman ha individuato 6 fattori critici che, se presenti, gli fanno dire con un’accuratezza del 97%, che la coppia è in crisi e che la relazione non durerà. Ecco quali sono:
1) Presenza di critica e/o sarcasmo nei primi minuti di conversazione tra i partner. Il primo indizio che un litigio di coppia, e, alla lunga anche la relazione di coppia, non andrà a buon fine è il modo in cui inizia. Se già nei primi 3 minuti di conversazione sono presenti critica e sarcasmo possiamo essere quasi sicuri che il litigio non evolverà in modo positivo.
2) In generale, un fattore importante è la presenza di interazioni negative tra i partner caratterizzate da critica, disprezzo, atteggiamento difensivo e ostruzionismo (non collaborazione). Critica e disprezzo rivelano infatti un atteggiamento negativo e di rifiuto per la personalità o il carattere del partner. Si evincono da quelle frasi che esprimono un giudizio alla persona (“sei egoista”, “sei disordinata” “sei superficiale” etc..), e che facilmente portano all’atteggiamento difensivo, alla chiusura o al contrattacco da parte dell’altro, che si sente giudicato, aggredito, mortificato, non compreso e certamente non amato.
3) Sentimento di soffocamento e di paralisi. E’ quel sentimento che prevale quando la situazione sembra sovrastare il partner, che fatica a reagire e capire cosa fare.
4) Reazioni fisiologiche da stress. I litigi in una coppia sofferente sono altamente stressanti dal punto di vista fisico. Aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna e aumento della produzione di adrenalina sono tra i segnali più evidenti che il corpo si prepara al combattimento o alla fuga, per cui diventa molto difficile trovare soluzioni “ragionevoli” alla crisi di coppia.
5) Fallimento dei tentativi di riparazione. I tentativi di riparazione sono quegli sforzi che la coppia fa per far scendere la tensione e ritrovare l’armonia, e per contrastare i sentimenti di soffocamento del punto 4, e per recuperare una buona comunicazione di coppia. Si tratta di tutte quelle azioni che cercano di mettere una pausa all’escalation del conflitto, e di ripararlo, per l’appunto. Questi tentativi falliscono nel momento che uno dei due li propone, ma l’altro non li coglie o non è disposto a deporre le rami, ma insiste nella sua posizione di critica e di disprezzo, alimentando così i problemi e la crisi di coppia, anziché provare a risolverli. Questo punto è forse il più importante, perché segnala la flessibilità della coppia e la capacità di ricucire gli strappi. E’ ormai riconosciuto che le coppie che durano nel tempo non sono quelle che non litigano, ma quelle che sanno ritrovarsi e riparare ai litigi.
6) Memorie negative rispetto alla storia passata. Ogni relazione attraversa momenti belli e momenti brutti. Se la coppia ricorda e si focalizza solo sui momenti difficili, pensando al passato, è segno che si è fatta travolgere dalla negatività, che non riconosce le proprie risorse e non è in grado di utilizzarle. Ricordare invece i bei momenti trascorsi insieme e le difficoltà superate in passato può essere una spinta importante per superare anche le attuali difficoltà, ritrovare l’intesa e superare la crisi e i problemi di coppia di questa fase della relazione. Se sono presenti tutti e 6 questi aspetti, secondo Gottman, la relazione è destinata a finire.
Torniamo a Paola. Ripercorrendo la sua storia con Luca mi dice che è da quando è nata la loro prima figlia, da tre anni quindi, che le cose non vanno, che lei si è chiusa, e lui anche. Tre anni in cui si sono allontanati piano piano. Tre anni in cui lei non ha voluto vedere, né ascoltare, convinta delle sue ragioni, rapita dall’essere madre. Ma ci sono dieci anni trascorsi insieme prima della nascita della loro bambina, dieci anni di complicità , di sintonia, di momenti speciali trascorsi insieme per cui vale la pena di lottare oggi, di deporre la armi, di aprire le braccia. Vuole provare a riparare.… Speriamo che non sia troppo tardi per superare la crisi di coppia. Speriamo che siano ancora in tempo rianimare il loro amore.