Sicuramente in questo periodo ti sei trovato/a a pensare e a scegliere un regalo per il tuo partner. Probabilmente qualcosa di speciale, che comunichi l’amore che provi, che la faccia sentire straordinaria.
Come fai a scegliere il regalo per la persona che ami?
Probabilmente ti concentri su ciò che sai che più le piace, cerchi di ricordarti i desideri che ha espresso ultimamente, i suoi gusti, i suoi sogni… Oppure, pensi a ciò che le manca (o che vi manca), di cui avrebbe bisogno, ma che ancora non ha acquistato. O ancora scegli seguendo il tuo gusto personale, comprando qualcosa che a te piace tantissimo e che vorresti condividere, al di là di ciò che ne pensa il tuo partner.
I regali più belli
Dei regali si dice che basti il pensiero, e infatti è il pensiero che racchiudono che li rende preziosi.
Se ci pensi, infatti, i regali più belli sono quelli che sono così azzeccati e “fatti su misura per te”, da riempirti di gioia non tanto per il regalo in sé, ma perché lasciano intendere che l’altro “sa chi sei”, ti ha ascoltato, capito, pensato, e si è impegnato per farti felice.
Pensa invece alla delusione di fronte ad un regalo che non ti corrisponde.
Ricordo un Natale di diversi anni fa in cui dissi a Diego, che indagava sui miei desideri per la festa imminente, di non volere assolutamente nulla. Con quel misto di eroismo, falsa modestia e “buona educazione” che ci induce a volte a non chiedere nulla o a essere estremamente pragmatici, forse anche per non sentirci frivoli o sentimentali, gli ho detto che avrei semmai avuto bisogno di un ferro da stiro nuovo. Non ne abbiamo più parlato.
Arrivata la sera di Natale e fatti addormentare i bambini, finalmente il tempo per noi di stare insieme, brindare e scambiarci i “pensieri”. Non ti dico la mia reazione quando ho scartato quel grande pacchetto colorato: un ferro da stiro, ultimo modello.
Non sono riuscita a nascondere la delusione: “Cosa centro io con un ferro da stiro? E’ impazzito?” La mia delusione era pari a quella di Diego: “Perché quella faccia, non mi aveva detto lei che voleva un ferro da stiro? Ho cercato il migliore, perché non è contenta?”.
In quel momento ci siamo sentiti entrambi stupidi e mortificati. Ero stata io in effetti a dargli la dritta sbagliata, ma una parte di me non si capacitava che lui mi avesse preso sul serio, che non avesse capito al di là delle parole.
Abbiamo imparato moltissimo da quella serata.
Aspettative deluse
Ti è mai capitato qualcosa di simile? Ti è mai capitato cioè di avere l’aspettativa che l’altro ti capisca, ti conosca così bene da fare esattamente la mossa giusta, il regalo giusto, al momento giusto, al di là di quello che fai e che dici? A volte non siamo consapevoli di avere queste aspettative, se non nel momento in cui vengono disattese, e ci sentiamo delusi. E’ normale che ciò a volte accada. Questo è dovuto in parte alle differenze uomo/donna, che contribuiscono a questa dinamica, ma di questo scriverò un’altra volta.
Più problematica è la situazione in cui le aspettative sono molte e tutte collegate alla convinzione che “se è vero amore lui/lei farà la mossa “giusta” senza che io glielo dica”, e di questo abbiamo già parlato in un altro articolo.
Oggi vorrei soffermarmi a riflettere con te su un altro aspetto, che riguarda non solo i regali di Natale o delle occasioni speciali, ma la quotidianità della vita di coppia
Equivoci e incomprensioni in amore
Mi capita quasi quotidianamente, nella terapia di coppia, di sentire dialoghi che, per quanto diversi, si possono tradurre sempre allo stesso modo “mi ami? Quanto mi ami?” e la risposta è anche quasi sempre uguale “certo che ti amo, te lo dimostro tutti i giorni! Non vedi?” “No, non lo sento!”. Generalmente sono dialoghi che traspirano frustrazione, da entrambe le parti.
Certo, perché ognuno in questi casi sta parlando il suo linguaggio e non riesce a capire l’altro né a farsi capire.
Ognuno di noi ha infatti un suo linguaggio in amore, un suo canale preferenziale attraverso cui esprime l’amore e attraverso il quale si sente amato.
E’ così che Giovanni elenca tutte le cose che fa per Maria, come regalarle i fiori e organizzare viaggi. Per lui prendersi il tempo di scegliere tra diverse opzioni e progettare nei minimi dettagli il fine settimana perché sia un’esperienza indimenticabile è il modo di esprimere il suo amore per lei. Peccato che lei abbia bisogno che lui si fermi e che guardandola negli occhi le dica “ti amo” a parole e gesti, e non c’è regalo o viaggio che la faccia sentire appagata.
E’ così anche per Andrea, che si sorprende dell’insoddisfazione di Silvia, per cui lei è irrequieta e si lamenta che c’è poco feeling e c’è poco entusiasmo tra loro. Lui si sorprende e un po’ si irrita delle sue richieste: non è forse l’uomo più espansivo che conosca? Lui esprime l’amore con il contatto fisico, per cui l’abbraccia spesso, la coccola, la bacia. Peccato che lei senta il suo amore quando lui si prende il tempo per fare qualcosa insieme, quando le dedica attenzione e si concentra su di lei e su ciò che stanno facendo, condividendo impressioni, risate, emozioni.
Potrei farti tanti altri esempi. Per esempio il dialogo che ricorre tra Stefania e Pietro: lei gli domanda “ti piaccio?” e lui le risponde “lo sai quanto sei importante per me!”. Lui le chiede “hai bisogno di me?”, e lei risponde “sai che mi preoccupo per te!” e non si rendono conto che ognuno parla la sua lingua e il suo discorso, senza ascoltare profondamente e rispondere alle richieste dell’altro, nel suo linguaggio.
I linguaggi dell’amore
Ognuno di noi ha il suo linguaggio in amore, cioè ha un suo modo preferito e spontaneo per esprimere ciò che prova per il partner, e, soprattutto, per sentirsi amato.
C’è chi ha bisogno di gesti (quando mi guardi e mi sorridi sento che mi ami), di dimostrazioni pratiche (se sai che mi fa piacere, fallo per me!), chi ha bisogno di parole (non mi dici mai “ti amo” ), chi ha bisogno di contatto fisico (per la strada o con gli amici non mi prendi mai per mano), chi di tanti altri possibili modi di dire “ti amo, sei importante per me”.
Tuttavia sono tante le persone che dicono “ma io non sono fatto così! Lo sai che non dico, faccio certe cose! Dovresti sapere e capire quanto ti amo, sai come sono fatto/a”.
Natale tutto l’anno
Ragionare in questo modo corrisponde a scegliere i regali per l’altro sulla base di ciò che piace a noi, tenendo poco conto dell’unicità e delle preferenze di chi abbiamo di fronte. Se è vero che a Natale un dono pensato per noi e azzeccato ci rende felici e ci fa sentire amati, immagina che effetto può avere il ricevere quotidianamente quei gesti, quelle parole o quei momenti che per il tuo partner significano amore.
Se vuoi che il tuo partner si senta amato devi dirglielo nel linguaggio che lui/lei capisce. Insistere con le tue modalità più “spontanee”, mascherandoti dietro al fatto di “essere fatto così”, ti farà sentire più a tuo agio, ma potrà causare fraintendimenti e frustrazioni.
Se invece ti sforzerai di uscire un po’ dalla tua zona di confort per parlare il linguaggio dell’amore del tuo partner avrai la garanzia che il tuo messaggio d’amore arrivi al destinatario.
E’ questo il regalo più bello, e lo puoi fare ogni giorno.