Quest’anno io e Diego abbiamo piantato in balcone, assieme ai nostri figli, delle piantine di pomodori. All’inizio erano piccole, ma con il tempo, tanta acqua e tanto sole sono cresciute, diventando quasi una piccola foresta che a luglio nascondeva tanti piccoli frutti verdi.
Potevamo scorgere i pomodori acerbi tra le foglie, ma sapevamo che così nascosti dal sole non sarebbero potuti maturare. Non avendo esperienza in fatto di coltura di pomodori ho pensato a qualcuno che potesse darmi consiglio, e mi è venuta in mente mia zia Giuliana, che vive a Siena e ha l’orto. Contattata la zia, mi ha consigliato di togliere le foglie che fanno ombra e impediscono al sole di raggiungere i frutti. Così abbiamo sfoltito le piante, togliendo le foglie più larghe… e oggi godiamo ogni giorno di pomodori rossi, sodi, profumati e succosi: una delizia per tutti i sensi.
Sarebbe bello per noi se durasse tutto l’anno, ma so che fra qualche settimana la pianta entrerà in un’altra fase, già intravedo le foglie ingiallire, e qualche segno di stanchezza… è normale che questo accada, c’è un ritmo, un ciclo che ogni evento in natura segue. Ogni stagione prepara la successiva.
Cosa c‘entra tutto questo con le relazioni di coppia? Mi dirai tu, “vuoi proporre una rivista di giardinaggio?” Certo che no!
Voglio riflettere con te sull’alternarsi delle stagioni, anche in amore. E sulle azioni e le cure quotidiane necessarie per godere dei frutti.
Come dice Chapman, ogni relazione ed ogni rapporto vive un alternarsi di stagioni, ognuna delle quali ha delle caratteristiche specifiche:
1) La primavera dell’amore è caratterizzata da emozioni quali entusiasmo, gioia, speranza. Quando è in primavera la coppia elabora progetti e ha fiducia nel futuro insieme. Anche le coppie da tempo consolidate vivono primavere sempre nuove: si tratta di momenti di cambiamento e nuovi inizi in cui si adottano nuovi comportamenti e si sviluppano nuove capacità di ascolto, di connessione e di amore.
2) In estate la coppia realizza le speranze della primavera. E’ un momento di grande armonia e sintonia di coppia, entrambi i partner sono disponibili ad accettare le differenze, godono di un senso di unione.
3) L’autunno della relazione spesso inizia in modo inconsapevole. Ai momenti di unione e di intesa dell’estate si alternano momenti di distanza. Ci sono i primi segnali di crisi di coppia. In superficie sembra che tutto proceda come sempre, ma a livello interiore i partner a poco a poco si allontanano e si fa progressivamente più presente un senso di vuoto. C’è la sensazione che qualcosa non va, ma non sanno dire cosa. E’ il momento in cui almeno uno dei due inizia a sentirsi trascurato. Entrambe in qualche modo sanno di avere dei problemi di coppia che non sta affrontando apertamente. E’ questo il momento in cui uno dei due o insieme possono cercare aiuto, rivolgendosi ad un consulente, ad uno psicoterapeuta di coppia piuttosto che ad un prete, o magari leggendo un libro sui problemi e le soluzioni per la coppia. Se i partner non affrontano la situazione probabilmente prima o poi l’autunno si trasformerà nell’inverno.
4) L’inverno è caratterizzato da chiusura e distanza. I partner non sono disponibili a superare i contrasti, ma sono accusatori e litigiosi. Il clima emotivo è permeato da emozioni di ira, risentimento, solitudine, frustrazione, sensazione di essere rifiutati. C’è un complessivo congelamento.
L’alternarsi delle stagioni in ogni relazione di coppia è in qualche modo un fatto naturale, ma fortunatamente non segue una sequenza stabilita, come in natura. E’ possibile infatti evitare di entrare in un freddo inverno se interveniamo per tempo ai primi segnali dell’autunno, ed in questo modo possiamo inoltre prolungare la nostra estate.
Come fare? Come ho fatto io per i pomodori sul balcone:
1) cogliere gli indizi che ti fanno prevedere che se le cose nella tua coppia rimarranno così come sono oggi, domani non realizzerete il rapporto che davvero desiderate (nel caso dei pomodori, il fatto che assomigliassero a una foresta impenetrabile ci ha fatto intuire che i frutti non sarebbero potuti maturare);
2) una volta individuati gli ostacoli (nel mio caso le foglie troppo numerose e fitte), agire per rimuoverli, anziché sperare che le cose si modifichino da sole (se non avessimo preso sul serio l’intuizione che le foglie erano troppo fitte, cosa ne sarebbe oggi dei nostri pomodori?);
3) se non sappiamo come fare per rimuovere gli ostacoli alla nostra piena felicità di coppia, possiamo rivolgerci a qualcuno che è esperto sul tema (per i miei pomodori ho pensato subito a mia zia, so che i suoi sono buonissimi!);
4) utilizzare al meglio le risorse a disposizione (acqua, cure e tanto sole!).
Chi l’avrebbe detto che ci sono così tante analogie tra una pianta di pomodoro e una relazione di coppia felice!!