L’altro giorno una giovane coppia , seduta nel mio studio, si domandava con stupore se non avesse dovuto cercare prima un aiuto, se fossero ancora in tempo per superare i loro problemi di coppia e ritrovarsi.
In effetti sono molte le coppie che scelgono una terapia di coppia e decidono di prendere in mano la loro situazione e di attivarsi solo quando sentono che non hanno più tra le mani il timone della loro relazione e che stanno in qualche modo affondando, perché ormai non riescono più a comunicare ed incontrarsi.
Un rapporto di coppia, come qualsiasi altra cosa nella vita, è in continua evoluzione. Non sempre però i cambiamenti che intervengono vanno nella direzione che desideriamo. Vale infatti per la coppia lo stesso principio che vale per il singolo: cambiare è naturale e inevitabile, migliorare no. Per questo è importante prendersi cura della propria relazione di coppia, impegnarsi e vincere la tentazione di “lasciar perdere” e aspettare semplicemente giorni migliori, e che il significato di alcuni comportamenti o segnali si riveli. Accade infatti che quando questo significato diventa evidente la crisi della coppia sia ad un punto molto difficile e doloroso da recuperare, in certi casi un punto di non ritorno.
E’ accaduto a Giovanni: si era accorto che sua moglie da un po’ di tempo era cambiata, sembrava distratta, assente, tutte le cose per cui prima si batteva, anche nel loro rapporto, ora sembravano non coinvolgerla più. Le aveva anche chiesto se ci fosse qualcosa, lui che di solito non parlava molto, ma quando lei gli ha detto che era tutto ok, solo un periodo di stanchezza, lui si era tranquillizzato. Anche lui era stanco, era comprensibile. Sarebbe passato. E invece l’unico a passare è stato il tempo, e con lui la voglia e la fiducia di recuperare un rapporto ormai stanco. E’ così che la moglie lo ha lasciato, da un giorno all’altro, secondo lui, piano piano, penso io. Perché queste fratture e allontanamenti maturano un po’ alla volta, giorno per giorno. Difficilmente una relazione finisce con uno strappo, con un salto. Ci si allontana e ci si perde un po’ alla volta, passo dopo passo…. Per questo è importante essere vigili e riconoscere i segnali di crisi che ci indicano quando la nostra relazione è in pericolo.
John Gottmann, uno dei più importanti studiosi nell’ambito delle relazioni d’amore, sostiene che una relazione è vicina al capolinea se sono presenti i seguenti sintomi:
1) Considerate gravi e difficilmente superabili i vostri problemi di coppia
2) Parlare vi sembra inutile, cercate di risolvere i problemi di coppia ognuno per conto proprio
3) Conducete vite parallele
4) Provate un senso di solitudine, anche in presenza del partner
Il più importante segnale da non trascurare per evitare di trovarsi in questa situazione è la distanza emotiva, che si rivela per esempio nella mancanza di interesse per il vissuto dell’altro, nella noia, nel calo del desiderio sessuale, nel sentimento di solitudine, nella mancanza di voglia di condividere e nel desiderio di evasione dalla relazione: metaforicamente e concretamente nell’incapacità di guardarsi negli occhi.
Pensare che la distanza che sentiamo sia solo un periodo difficile e che “passerà” da solo spesso non corrisponde alla realtà dei fatti: non colmare la distanza e interrompere la connessione emotiva per troppo tempo può portare infatti a perdersi definitivamente e a non riuscire facilmente a ritrovare l’intesa. E’ invece utile attivarsi e impegnarsi subito per colmare la distanza e ritrovare l’amore e l’unione.
Per questo motivo è importante rimanere in ascolto e non trascurare sé stessi, la propria relazione e il proprio partner, anche quando avremmo fondati motivi per farlo: la mancanza di tempo, i figli, lo stress, gli impegni, eventi particolari accorsi nell’ultimo periodo, la stanchezza,….
Saper riconoscere i segnali di crisi nella coppia, fermarsi, e ascoltare con più attenzione se stessi e il partner, può essere l’opportunità di un rinnovamento e di una crescita della relazione.
Ogni organismo crescendo infatti si rinnova. La crisi nella coppia, il vissuto di stanchezza, di noia, la distanza emotiva, sono il segnale che qualcosa va rinnovato e modificato, che stiamo trascurando qualcosa di importante. Di solito si tratta di bisogni che non vengono soddisfatti, di parti di noi che non riusciamo ad esprimere nel rapporto col partner, perché non trovano spazio o non vengono riconosciute, prima di tutto da noi stessi, e in secondo luogo dall’altro.
La realtà che tutto si modifica, e anche noi come individui ci modifichiamo, comporta necessariamente che ogni equilibrio che la coppia raggiunge sia “precario”, cioè in continua evoluzione. Ciò che ci soddisfaceva ieri non è detto che sia importante oggi. Cambiando, cambiamo priorità.
La crisi nella coppia è quindi come la spia luminosa sul cruscotto dell’auto che ci indica che bisogna fare la revisione, o rifornimento. E’ una fortuna che questo segnale esista. Puoi immaginare cosa accadrebbe alla tua auto se facessi finta di non vedere quel segnale luminoso? E alla tua relazione?