“Io e Giovanni abbiamo un buon dialogo, solo che dopo tanti anni insieme ormai ci conosciamo troppo bene, sono sempre le stesse cose che ci diciamo, sappiamo già cosa ci accade. E poi lo vedo così stanco e preoccupato per il suo lavoro che evito di raccontargli anche le mie cose, per questo la sera preferisco chattare al computer e lasciarlo tranquillo davanti alla tv.”
Ascoltando la mia amica Sonia, un brivido di preoccupazione mi ha attraversato la schiena. Sì, perché se da una parte è normale per una coppia che sta insieme da tanto tempo sentire di conoscersi bene e di sapere tutto dell’altro, e questo può dare un senso di sintonia e di sicurezza, il rischio che corri quando pensi di conoscere “troppo” bene il tuo partner è quello di darlo un po’ alla volta per scontato, di finire per trovarlo poco interessante. E questo può portare ad un allontanamento, magari inconsapevole, a perdere il contatto profondo.
Pensando che sia inutile parlare perché ci si conosce troppo bene si può finire in altre parole per vivere due vite parallele in cui si convive, ma non ci si guarda più profondamente negli occhi, non ci si raggiunge mai.
E’ successo a Marta, che mi scrive “… stavamo bene insieme, andavamo d’accordo, non c’erano litigi. Poi ognuno pian piano ha iniziato a farsi la sua vita, a coltivare da solo i propri interessi: io uscivo sempre più spesso con le mie amiche, lui rimaneva fino a tardi al lavoro, perché aveva da poco ottenuto una promozione. Abbiamo iniziato a non cercarci più, a non comunicare, non facevamo neppure più l’amore, nessuno dei due sembrava averne il bisogno e il desiderio, eravamo presi dai nostri interessi e dagli amici. Ci siamo accorti dopo un po’ che non c’era più niente di importante ad unirci, e così ci siamo lasciati.”
La passione e l’attrazione per l’altro sono le prime spesso a risentire di questo stato di cose. Attrazione e passione si basano infatti in gran parte sul desiderio di scoprire e di raggiungere chi sento altro da me, interessante, da scoprire. Difficile mantenere l’attrazione se so già tutto dell’altro, se per me è “scontato”.
Che fare allora perché questo “conoscersi troppo bene” non sia l’anticamera di una crisi di coppia?
Il segreto sta negli occhi con cui ci guardiamo. Perché se è vero che nella routine di tutti i giorni i fatti possono ripetersi simili di giorno in giorno, è vero anche che noi non siamo mai gli stessi. Panta rei, tutto scorre, si trasforma, diceva Eraclito già 2500 anni fa.
Noi non siamo mai gli stessi, siamo in continua crescita ed evoluzione: le nostre emozioni cambiano, cambia come ci sentiamo e come ci rapportiamo agli eventi (e spesso queste due cose sono collegate: hai mai notato per esempio come il mondo sia più bello e tutto sia più facile quando sei di buon umore?), cambiano le nostre priorità, i bisogni che abbiamo in diverse fasi della vita… (Il lavoro è sempre stato una priorità, ma oggi comincio a guardare le mamme con il pancione con un certo interesse, e inizio a pensare ad un figlio; ho sempre voluto la vacanza al mare, ma quest’estate ho voglia di montagna e di silenzi….).
Se noi cambiamo continuamente, anche la nostra relazione non è mai la stessa, cambia continuamente con noi.
A questo punto vale la pena soffermarci su un concetto importante. Come diceva un mio caro amico: “cambiare è inevitabile, migliorare no, puoi sempre peggiorare!”.
Migliorare significa cambiare in modo mirato e in una direzione positiva. Se vogliamo che noi stessi e la nostra relazione miglioriamo nel tempo, anziché peggiorare, dobbiamo impegnarci affinché questo accada.
Se non vogliamo correre il rischio di perderci e di darci per scontati dobbiamo continuare a guardarci con l’interesse e la curiosità che derivano dalla consapevolezza che l’altro è un universo inconoscibile, immenso, sempre diverso. Per mantenere un rapporto vivo e appassionato nel tempo è indispensabile sviluppare questa capacità di ascolto e di presenza, che consente di sentire come ogni giorno, ogni istante è unico e mai uguale al precedente.
Oggi fermati e guarda negli occhi il tuo partner, guardalo come se lo vedessi per la prima volta, ascoltalo attentamente, domandandoti chi sia veramente,…ti sorprenderà!